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In un Paese come l’Italia, ricco di talenti e menti brillanti al servizio della scienza, l’INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica rappresenta il principale ente pubblico di ricerca italiano dedicato all’astronomia e all’astrofisica. Un istituto che ha saputo distinguersi per la capacità di progettare e sviluppare tecnologie innovative e strumentazioni all’avanguardia per l’esplorazione del cosmo.
Negli ultimi 15 anni, la ricerca astrofisica italiana ha conquistato un ruolo di primo piano a livello internazionale, sia nei grandi progetti terrestri sia nelle missioni spaziali, raggiungendo risultati di rilievo e assumendo la guida di esperimenti di frontiera, destinati a segnare il futuro della ricerca scientifica.
Per sostenere questo percorso di eccellenza, l’INAF si è trovato ad affrontare una sfida cruciale: dotarsi di un ecosistema flessibile e virtuoso in termini di condivisione della conoscenza, disponibilità di potenza di calcolo e, soprattutto, nella gestione di risorse computazionali dedicate a progetti ad hoc.
Progetti che, pur avendo esigenze di calcolo sporadiche ma urgenti, richiedevano un’infrastruttura capace di garantire prestazioni elevate in tempi rapidi e di adattarsi a necessità temporanee ma strategiche per la ricerca scientifica.
Il modello di calcolo di INAF si è sempre contraddistinto per la sua complessità ed eterogeneità, caratteristiche che hanno richiesto la definizione di un sistema capace di gestire e supportare al meglio questa varietà di esigenze.
In molti casi, i progetti di ricerca si sono trovati a richiedere elevata potenza computazionale e la disponibilità di un’infrastruttura flessibile, in grado di ricalibrare dinamicamente le risorse di calcolo e di storage in funzione delle necessità specifiche.
Ma non è stata solo la gestione della potenza di calcolo a motivare la collaborazione tra INAF, AWS e i tecnici di VMEngine. Fondamentale è stata anche l’opportunità di confrontarsi con realtà industriali per sperimentare soluzioni all’avanguardia e ampliare le competenze tecnologiche interne:
“Restare in contatto con le realtà del mondo industriale – affermano i tecnici di INAF – al fine di sperimentare, utilizzare e aumentare la conoscenza delle tecnologie stato dell’arte come risorsa all’interno della nostra infrastruttura di calcolo.”
Nel percorso di innovazione e ricerca, INAF ha scelto di mettere a disposizione dei ricercatori e dei gruppi di ricerca le risorse di calcolo di Amazon Web Services, accessibili su richiesta in base a progetti specifici.
Alcuni progetti sono già stati avviati, tra cui lo studio sull’implementazione delle ottiche adattive per l’ELT — Extremely Large Telescope, destinato a diventare il più grande telescopio al mondo.
Ma la vera sfida è stata prepararsi ad accogliere i nuovi progetti in fase di attivazione, garantendo la disponibilità di risorse e servizi in modo strutturato e sostenibile.
Un risultato reso possibile grazie alla professionalità e alla competenza del team di VMEngine, sempre attento, preciso e proattivo nel collaborare alla valutazione delle soluzioni più adatte per ciascuna esigenza progettuale.
“L’attivazione dei servizi – specifica il team tecnologico di INAF – è avvenuta sempre in modo puntuale. Abbiamo potuto apprezzare il supporto della società nella definizione del modello di accesso alla struttura mediante utenze IAM garantendo un accurato accesso all’ammontare della spesa sia globale che per singolo ricercatore a cui è stato garantito l’accesso.”
Per un ente di ricerca come INAF, la possibilità di accedere on demand a risorse computazionali scalabili si è rivelata strategica per sostenere progetti di altissimo profilo scientifico.
Grazie ad Amazon Web Services, i gruppi di ricerca hanno potuto concentrarsi sulle attività di analisi, simulazione e sviluppo, affidando al cloud la gestione di potenza di calcolo, storage e scalabilità.
I servizi AWS, come SQS e Lambda, hanno permesso di realizzare architetture complesse in tempi rapidissimi, gestendo centinaia di terabyte di dati e consumando milioni di ore di CPU e GPU CUDA core, con un impatto minimo sul budget dedicato ai singoli progetti.
L’adozione di AWS ha quindi rappresentato per INAF non solo un’opportunità tecnologica, ma un acceleratore di ricerca, capace di coniugare efficienza, rapidità di esecuzione e sostenibilità economica.